Senatore Antonio Misiani, responsabile economico nella segreteria Pd e commissario in Campania, con la pronuncia della Consulta si può considerare archiviata la fronda, anche interna, sul terzo mandato
«L`opinione contraria del Pd è stata sempre sostenuta a livello nazionale ed espressa anche nel voto parlamentare del marzo 2024. Posizione che ci ha portato a scelte di rinnovamento anche laddove potevamo contare su amministratori popolarissimi. Penso a sindaci come Decaro a Bari, Nardella a Firenze, Gori a Bergamo, Ricci a Pesaro e governatori come Bonaccini in Emilia-Romagna o, appunto, De Luca in Campania. Fino ad oggi abbiamo saputo gestire il ricambio con intelligenza, tenendo unito il fronte e tornando a vincere. Anche in Campania lavoreremo per questo».
De Luca ha convocato domani la maggioranza in vista dell`agenda di fine legislatura. Quali sono invece le scadenze del Pd campano?
«Ci incontriamo lunedì coi responsabili Organizzazione ed Enti locali Taruffi e Baruffi e il gruppo dirigente regionale. È l`occasione per fare il punto e programmare il lavoro che ci aspetta. Il mio mandato è portare il Pd campano al congresso. Ma ovviamente s`intreccia con le elezioni e la necessità di costruire una coalizione e una squadra che si candidino a governare i prossimi cinque anni. Ci lavoro con lo spirito più unitario possibile».
De Luca non rinuncerà a farsi valere, come la minoranza Pd, mentre i 5 Stelle hanno dato notevole prova organizzativa sabato a Roma. La conflittualità rischia di offuscare l`unità?
«Ho sempre parlato con tutti, a partire da De Luca, e continuerò a farlo. Abbiamo di fronte una destra aggressiva e pericolosa. Perciò il Pd deve farsi promotore della massima unità, ovviamente anche insieme a chi ha governato la Regione in questi 10 anni. Puntiamo a costruire una coalizione ampia con M5s, Avs, centristi, forze civiche. Senza veti né pregiudizi».
Le differenze in campo internazionale possono complicare le intese?
«Tengo nella massima considerazione il dibattito su tali questioni. E sono consapevole delle differenze. Ma in Campania siamo chiamati a trovare la condivisione su sanità, trasporto pubblico, ambiente, misure per imprese e lavoro. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per costruire un`intesa forte con le forze politiche e civiche alternative alla destra».
Significa che il Pd è aperto a una candidatura 5 Stelle, come Roberto Fico, sempre più in pole anche dai sondaggi?
«Coi 5 Stelle governiamo il Comune di Napoli dal 2021 e tante altre amministrazioni con ottimi risultati. La Campania sotto questo profilo è un laboratorio politico e vogliamo consolidare questo rapporto. Quanto alle candidature, Fico è tra le personalità più autorevoli e riconosciute. Oggi la priorità è la condivisione delle priorità programmatiche. Solo dopo discuteremo insieme su chi chiameremo a guidare il progetto».
Anche con le primarie?
«Negli ultimi anni senza farle abbiamo comunque vinto».


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