“Da alcune settimane non è più possibile richiedere il bonus trasporti. Il Governo Meloni, che non ha mai creduto in questa forma di aiuto per studenti, lavoratori, famiglie introdotta dal Ministro Orlando nel 2022, di fatto sta provando a eliminarla del tutto. Dopo il mancato rifinanziamento nella legge di bilancio 2023, il Governo è dovuto correre ai ripari a seguito delle proteste di molti utenti del trasporto pubblico, soprattutto i più giovani, facendo comunque perdere alle famiglie mesi di sostegno. Adesso, come ampiamente previsto, le risorse stanziate – 100 milioni, a fronte dei 190 milioni messi in campo a suo tempo dal governo Draghi – si sono dimostrate largamente insufficienti, nonostante il drastico abbassamento della soglia di reddito per accedere al buono, ridotta dal governo Meloni da 35 mila a 20 mila euro.
Se le risorse necessarie non verranno stanziate urgentemente, a settembre le famiglie si vedranno nuovamente negato il bonus trasporti e saranno costrette al click day per provare a rientrare tra i fortunati che il 1° settembre si contenderanno le (poche) risorse residue sul fondo, insufficienti per l’intera platea. Tutto questo proprio nel momento di maggior bisogno, con la riapertura delle scuole e il rientro dalle ferie di un gran numero di lavoratori e con i prezzi di benzina e diesel ormai superiori ai 2 euro in buona parte del Paese. Come Partito Democratico torniamo a chiedere al Governo di utilizzare parte dell’extra gettito derivante dal caro carburante e rifinanziare subito il bonus trasporti. La riduzione dei costi del trasporto pubblico per le famiglie deve essere una componente fondamentale delle misure da mettere in campo di fronte ad una crescita del costo dei carburanti che il governo si è dimostrato incapace di affrontare”. Così il senatore Antonio Misiani, responsabile Infrastrutture della Segreteria del Pd.