“Sul negoziato con Musk la maggioranza è in evidente stato confusionale. Prima l’ambiguo comunicato di smentita con cui Palazzo Chigi ha negato la firma ma non la trattativa. Poi il successivo post con cui Elon Musk si è dichiarato pronto a fornire connettività all’Italia e quello, a ruota, di Salvini che definisce l’accordo una ”opportunità” chiedendo addirittura di accelerare. Infine, una assurda nota di Fratelli d’Italia che non trova di meglio che attaccare Elly Schlein e Romano Prodi. Il tutto, nel giorno in cui diventano di dominio pubblico le dimissioni anticipate della direttrice del Dis, Elisabetta Belloni. Così Antonio Misiani, responsabile Economia, finanze e imprese nella segreteria nazionale PD, secondo cui “spetta alla MELONI fare chiarezza e farlo il prima possibile di fronte al Parlamento. Dal GOVERNO su questa vicenda esigiamo la massima trasparenza: l’ipotesi di assegnare senza gara un contratto da 1,5 miliardi di dollari a SpaceX, la società di Elon Musk, sarebbe un fatto gravissimo, una svendita inaccettabile della sovranità nazionale per pagare con i soldi dei contribuenti una cambiale politica al massimo sostenitore della nuova amministrazione Trump”. “Il Paese ha il diritto-dovere di conoscere la tipologia e le caratteristiche dei servizi oggetto della trattativa, se esistono aziende italiane o europee in grado di offrirli, i criteri di selezione dei fornitori, i costi e l’ammontare di risorse pubbliche complessivamente da impegnare, le ricadute sotto il profilo della sicurezza nazionale e sulle iniziative di cooperazione avviate con i partner dell’Unione europea – continua – Ci preoccupano le implicazioni politiche di un eventuale accordo con SpaceX, che porterebbe l’Italia ad acquistare servizi tecnologicamente avanzati da una società posseduta da un tycoon molto discusso e strettamente legato all’ultradestra americana e internazionale, con buona pace del sovranismo a chiacchiere della maggioranza e con tanti saluti ai progetti europei per offrire gli stessi servizi proposti da SpaceX. Di tutto questo chiediamo conto alla presidente MELONI. Il suo dovere è difendere gli interessi del Paese e garantire la massima trasparenza e correttezza nell’uso dei soldi pubblici”.


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