“Il Pd vota contro la Nadef e contro lo scostamento di bilancio perché siamo di fronte a una Nadef debole e fragile, scritta sulla sabbia e lo scostamento di bilancio viene richiesto al Parlamento per i motivi sbagliati. Per mesi gli stessi esponenti del governo che oggi hanno perso la parola, visto che non hanno degnato di replica né alla Camera né al Senato, ci hanno raccontato che l’economia italiana andava bene, meglio del resto d’Europa, poi a Cernobbio Giorgetti ha suonato il contrordine e ha detto che l’economia si è fermata e la coperta è corta. Non bisognava essere laureati ad Harvard per capire che l’inflazione, i tassi di interesse e l’incertezza geopolitica avrebbero pesato. Il problema è che il governo ci ha messo del suo, la coperta se l’è accorciata un po’ da solo”. Lo ha detto nell’Aula del Senato Antonio Misiani, responsabile nazionale economia del Pd. “La Nadef – ha continuato Misiani – è scritta sulla sabbia per almeno tre motivi. Primo: la crescita prevista dell’1,2% è molto più di quanto prevedano gli osservatori internazionali. Secondo: il governo prevede dalle privatizzazioni 20 miliardi di euro decisivi, ma noi ci chiediamo da dove prenderanno questi soldi che sono il triplo di quanto ottenuto nell’ultimo decennio, visto che sta compiendo scelte contraddittorie. Terzo: gli elementi di rischio, basta un ulteriore aumento dei tassi per sballare i conti, pensiamo alle tensioni geopolitiche, pensiamo al Pnrr. Il Def stimava due terzi della crescita provenissero dal Pnrr. Sono in ritardo e se la situazione non viene sbloccata anche la crescita modesta andrà a farsi benedire. Sono questi i fattori del nervosismo dei mercati e dell’aumento dello spread, non i complotti internazionali. Il cuore di questa manovra è la richiesta di scostamento di bilancio molto rilevante. Ma per fare cosa? Il taglio del cuneo fiscale è una scelta che condividiamo, peccato che venga fatta in deficit e per un solo anno. La spesa pubblica passa dal 6,6% del Pil al 6,2%, solo per recuperare ci vorrebbero 7 mld in più di cui non c’è traccia. La riforma fiscale è iniqua e inadeguata, noi l’abbiamo contrastata perché non prevede niente di buono per i 18 mln di contribuenti con redditi bassi che avrebbero più bisogno. La prossima legge di bilancio – ha concluso Misiani – sarà il banco di prova per la realtà immaginaria di un governo che ha fatto molta propaganda e ora fa i conti con la realtà di un’Italia che si è fermata”.

“Per mesi gli stessi esponenti del governo che oggi non hanno degnato di una replica, né alla Camera e né al Senato, ne hanno dette tante e ci hanno raccontato che l’economia italiana andava bene e poi a Cernobbio il ministro Giorgetti ha suonato il contrordine e ci ha detto che l’economia si era fermata e che la coperta era corta. Il problema è che il governo la coperta se l’è un po’ accorciata da sola, con le sue incertezze”. Lo ha detto in Aula al Senato in dichiarazione di voto sulla Nadef e lo scostamento di Bilancio. Il senatore Antonio Misiani, responsabile economico del Pd. “Sulla richiesta di scostamento, il punto di fondo è che il governo chiede uno scostamento per fare cosa? Il taglio del cuneo fiscale, che è una scelta che condividiamo, ma peccato che utilizzate il deficit per farlo per uno solo anno e senza una copertura certa – ha aggiunto -. Il ministro Giorgetti ha definito la Nadef prudente e realista ma la verità è che è fragile e debole perché i numeri sono scritti sulla sabbia e non affronta i nodi dello sviluppo e dell’equità sociale. l’Italia avrebbe bisogno della legge sul salario minimo, di misure vere
contro il caro vita, abbiamo bisogno di rispondere alle istanze del Paese che si è visto impoverire in questi anni di inflazione – ha sottolineato Misiani -. Merita rispetto e ascolto chi
chiede di rifinanziare la sanità e i servizi pubblici essenziali, così come merita attenzione massima l’attuazione di investimenti e riforme del piano. Il Pnrr, lo ha detto anche il
presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è un’ occasione storica per l’Italia e per l’Europa. La prossima legge di Bilancio darà banco di prova importante per il governo e per il
Paese. Per un anno avete fatto molta propaganda, ora siete costretti a fare i conti con la realtà e la realtà è che l’Italia si è fermata e non avete idea di come farla ripartire.
Il Pd voterà contro lo scostamento e contro la nota di aggiornamento”, ha concluso.


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