Infondate obiezioni di stravolgimento del sistema delle banche popolari
‘La riforma delle banche popolari era attesa da tempo, basti pensare che la stessa Banca d’Italia ne aveva sottolineato l’urgenza più volte, ed è una riforma che presenta molti elementi di positività’. Lo ha affermato il senatore del Pd Claudio Moscardelli, relatore della legge di conversione del Dl Banche in discussione nell’Aula a Palazzo Madama. ‘La riforma investe banche popolari con un attivo superiore agli 8 miliardi di euro, ossia 10 delle 37 banche popolari italiane. Quindi, la riforma attiene alle nostre maggiore banche popolari che hanno caratteristiche nazionali e sovranazionali per cui il tema del rafforzamento e della patrimonializazione, della facilità di rinnovamemnto della governance, e del miglior accesso al mercato dei capitali costituiscono elementi che rafforzano il sistema bancario. Le altre 27 banche popolari mantengono l’attuale status giuridico in relazione alla loro dimensione territoriale. La banche di credito cooperativo hanno invece la peculiarità delle ridotte dimensioni territoriali con la funzione di erogazione del credito a imprese e famiglie del territorio e sono quelle piu’ vicine al sistema europeo della banche locali. Pertanto, le obiezioni di stravolgimento del sistema delle banche popolari – conclude Moscardelli – risultano infondate’.

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