di Massimo Caleo
L’approvazione del provvedimento sui reati ambientali è un fatto molto importante.

E, permettetemi, costituisce un segnale molto importante per le tante persone che hanno combattuto e sono anche morte per difendere l’ambiente. Voglio solo ricordare il capitano De Grazia. Quando gli conferimmo la cittadinanza onoraria di La Spezia, la moglie disse che sperava che quello che aveva fatto suo marito non fosse reso vano da leggi vacue che non mettevano alla sbarra chi commetteva reati.

Il capitano De Grazia combattè il famoso fenomeno delle navi a perdere, e ci perse la vita. Quest’oggi rendiamo giustizia a lui e rendiamo giustizia ai tanti che si sono sacrificati per combattere questo malaffare.
Con questo atto legislativo oggi, almeno in parte, il Parlamento restituisce dignità a quelle morti.
La scelta che il Parlamento ha compiuto, approvando questo disegno di legge, e` quella di affermare con forza che l’uso criminale dei beni comuni non è più possibile.

Sappiamo bene che il processo penale non e` il rimedio ad ogni comportamento antisociale, ma questa norma è innanzitutto un messaggio culturale, forte ed inequivocabile. E` una risposta ai delitti rimasti impuniti di Casale Monferrato, di Bussi, della Terra dei fuochi; un messaggio forte alle imprese virtuose che vedono costantemente leso il principio di concorrenza da quegli imprenditori senza scrupolo che pensano che chi inquina alla fine non paga.

Si tratta, inoltre, di un rimedio al continuo dispendio di soldi pubblici correlato a indagini complesse, che alla fine vengono rese vane dalla prescrizione, e ai costi altissimi del risanamento ambientale.

Con l’introduzione nel codice penale di cinque nuove fattispecie di reati, quali l’inquinamento
ambientale e il disastro ambientale, i delitti di traffico e abbandono di materiale radioattivo, di impedimento del controllo e omessa bonifica, il nostro sistema giudiziario potrà finalmente dare una risposta sanzionatoria adeguata a comportamenti gravissimi.

Mettiamo così al centro il valore primario della protezione del bene giuridico ambiente, in una logica di giustizia riparativa. Non siamo contro il mondo produttivo come ci hanno accusato e vogliamo prestare ascolto alle manifestazioni di perplessità che ci sono giunte da più parti relativamente ad alcuni principi.
Monitoreremo la legge e, se necessario, la cambieremo. Con l’approvazione di questo testo il Pd e il governo mantengono un impegno storico preso con i cittadini.