di Daniele Borioli

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Con lo Sblocca Italia il governo vuole produrre uno scatto, una discontinuità, rispetto ad un immobilismo che per troppo tempo ha paralizzato il paese su versanti strategici per la modernità e lo sviluppo.

Il groviglio burocratico è diventato un vero e proprio fattore di paralisi di un intero sistema e la volontà di combatterlo è una delle ragioni fondanti di questo provvedimento.

Il decreto approvato in via definitiva in Senato aiuterà il Paese a risalire la china e a rimettersi in corsa per recuperare i ritardi accumulati nei decenni e sanare le gravi ferite al tessuto economico e sociale inferte da una crisi senza precedenti.

Le risorse pubbliche, incrementate e riposizionate verso le opere pronte per la cantierizzazione, consentiranno, ad esempio, di attrezzare l’Italia alle sfide competitive che l’attendono sul fronte dell’economia globale colmando il gap negativo che connota il suo sistema di servizi pubblici e stimolando la ripresa sul versante delle infrastrutture, la cui crisi profonda costituisce uno dei fattori determinanti delle difficoltà del nostro Paese, soprattutto per il tessuto di imprese che opera sul mercato interno.

Ma questo provvedimento è ancora più importante perchè riguarda temi che sono vere e proprie emergenze del nostro Paese. Parlo del dissesto idrogeologico, della gestione dei rifiuti, dell’energia. Per quanto riguarda il dissesto idrogeologico gli interventi corposi mettono nella disponibilità operativa risorse importanti orientate alla riduzione del rischio idrogeologico. Vengono stanziati nuovi fondi ma soprattutto si recuperano quelli rimasti inutilizzati per lungo tempo.

Per quanto riguarda l’energia, mi limito a fare un’osservazione in particolare sulle norme che riguardano la ricerca degli idrocarburi, norme che hanno fatto molto discutere in questi giorni. Queste norme non rappresentano certo una volontà di rinnegare la strada intrapresa, quella dell’incremento e dello sviluppo delle energie rinnovabili. L’Italia non diviene certo un Paese a vocazione petrolifera con lo Sblocca Italia, ma questo Paese, rispetto ad altri ad economia avanzata, è quello che più dipende dall’estero per l’energia elettrica e da fonti fossili.

L’Italia ha dunque l’esigenza di differenziare le fonti di approvvigionamento energetico, dando priorità alle rinnovabili, ma anche costruendo un piano energetico capace di supportare le esigenze di sviluppo del Paese.