di Maria Teresa Bertuzzi e Leana Pignedoli
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Nella pesante crisi economica che ha colpito in modo trasversale tutti i settori, quello agroalimentare ha mostrato valori di tenuta migliori di molti altri. L’occupazione ha tenuto mostrando numeri in crescita, il volume della produzione è aumentato, l’export ha raggiunto valori mai visti.

Questo dimostra che l’agricoltura italiana può essere la carta vincente ma deve essere posta nelle condizioni di incentivare la crescita imprenditoriale, soprattutto dei giovani, di sostenere nuove professioni, di concepire nuovi e moderni spazi di sviluppo, di valorizzare il lavoro dentro rigorose logiche di legalità e dignità delle persone.

Con l’approvazione del provvedimento sull’agroalimentare collegato alla legge di stabilità approvato questa settimana dal Senato otteniamo un risultato importante e l’agricoltura torna ad essere centrale nelle scelte del Parlamento e del Governo. Finalmente si semplificano gli adempimenti burocratici per le imprese e si rende più trasparente il rapporto con la Pubblica amministrazione, si razionalizza e riorganizza la miriade di Enti vigilati dal Mipaaf per migliorare l’efficienza dei servizi resi al sistema produttivo, si punta sui giovani, sulle reti d’impresa, sul potenziamento della logistica, sulla tutela delle produzioni, sull’innovazione. 

L’approvazione di questo provvedimento costituisce una tappe fondamentale per tutto il comparto dell’agroalimentare perché propone cambiamenti strutturali della legislazione agricola, a partire da un doveroso inasprimento delle pene per chi compie contraffazione dei prodotti , e degli strumenti di servizio al settore perché siano più trasparenti e più efficaci.
La competitività si accresce se si può contare su un sistema burocratico efficiente, su un sistema normativo chiaro e leggibile e su un sistema di incentivi strutturato e non una tantum.

Finalmente si propone un unico Codice Agricolo che armonizza le migliaia di norme che si sono stratificate da diversi livelli da quello europeo a quello locale. Molto importante ci sembra, infine, la scelta di puntare sui giovani con le società di affiancamento anziani-giovani in cui trasferimento di esperienza si coniugherà con le nuove tecnologie e nuove frontiere dell’innovazione in agricoltura.