“Dopo l’annuncio di Meta di utilizzare dati e contenuti degli utenti nelle proprie piattaforme al fine di addestrare le proprie tecnologie di intelligenza artificiale, occorrerebbe chiedersi se basti solo il consenso degli utenti oppure modalità di esercizio della scelta (opt-in) che presentino il medesimo grado di autenticazione e semplificazione previsto per l’accesso alle piattaforme, nonché modalità semplificate di opt-out in ogni momento per singoli contenuti come per il complesso dei dati e dei contenuti associati all’utente. Inoltre, al fine di evitare forme di monopolizzazione nella costruzione dei modelli di Agenti IA, occorrerebbe riflettere, almeno per le funzioni tecnicamente separabili nelle grandi piattaforme digitali (Very Large Online Platforms, e Very Large Online Search Engines), se debba essere introdotta la possibilità di accesso da parte di concorrenti che sviluppino servizi analoghi, nonché la possibilità da parte degli utenti di utilizzare servizi concorrenti di IA all’interno delle piattaforme digitali. Sono questioni fondamentali per gli assetti concorrenziali futuri dell’ecosistema digitale e i parlamenti devono occuparsene”. Così in una nota il senatore Nicita (PD) che ha presentato una serie di emendamenti su questi temi al Ddl su IA a prima firma Basso (PD) depositato in Senato.


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