Nella notte fra sabato e domenica è stato uno dei primi a presentarsi sul molo. «Sapevamo che la situazione era tesa, quindi abbiamo deciso di andare li per vedere cosa stesse succedendo», spiega il senatore Pd della Sicilia orientale, Antonio Nicita. «I fatti ci hanno dato ragione»

Cosa avete visto?

«Una violazione sistematica dei basilari diritti umani. Quelle persone sono trattenute illegalmente da giorni, devono essere fatte sbarcare subito»

 Che situazione c`è a bordo?

«Sulla Humanity inizia a prevalere la depressione. I naufraghi stanno perdendo ogni speranza, adesso a stento quasi mangiano. Ma sono pochi, la situazione è più gestibile dall`equipaggio. Su Geo Barents è diverso»

Lì cosa sta succedendo?

«Le persone sono molte di più. A bordo ci sono 215 naufraghi, anzi 214 dopo l`evacuazione medica urgente di uno di loro. Lo stesso copione che abbiamo visto per Humanity. E questo dovrebbe far riflettere»

Su cosa?

«Primo, che trattenere delle persone sulle navi crea una condizione di fragilità di per sé, non è possibile fare una selezione».

Secondo punto?

«La sommarietà dei controlli medici. In quattro ore è stata completata l`ispezione su Geo Barents che all`arrivo aveva circa 570 naufraghi a bordo. Significa che a ognuno di loro sono stati dedicati non più di cinquanta secondi. E l`epidemia di scabbia che abbiamo visto tra i naufraghi, ma soprattutto le condizioni di salute mentale lo dimostrano»

Sono stati definiti “carico residuale”.

«É il segnale della distorsione ideologica. Qui emerge il sentimento di fondo della destra che non riesce a vedere in questi naufraghi delle persone. Una destra trumpiana, per essere più chiari».

Ha accusato il governo Meloni di utilizzare il tema come “arma di distrazione” di massa. In che senso?

«Non mi sembra che al momento sia stato fato nulla per affrontare i problemi più urgenti del Paese, dal caro bollette, alla disoccupazione, al Mezzogiorno»

E il centrosinistra? La vostra presenza al porto significa un cambio di passo anche per i dem siciliani?

«Il Pd è al momento al centro di un processo rifondatore, ci sarà un congresso. Sicuramente le migrazioni sono una delle sfide del nostro tempo e dovranno tornare al centro del dibattito»

Anche per quanto riguarda il memorandum Italia-Libia firmato dal “vostro” ministro Minniti?

«C`è sempre stata una parte che prevedeva il coinvolgimento dell`Onu che non è stata attuata, ma sicuramente va rimesso in discussione perché si è capito che finisce per finanziare anche chi alimenta certe tragedie».

Al molo c`erano i parlamentari, ma non gli iscritti del Pd.

«In molti mi hanno scritto. Alcuni si sono detti disponibili a venire al porto nei prossimi giorni»

Non lo hanno fatto ancora. Altri attivisti sono lì da giorni

«Questo è vero, ma noi non abbiamo chiamato alla mobilitazione»

Se ne pente?
«Probabilmente avremmo dovuto farlo. Però siamo ancora in tempo».


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