Quanto emerge dall’inchiesta Fanpage non riguarda uno o due singoli dirigenti di quella organizzazione, legata politicamente ed economicamente a FdI, ma una condivisione profonda, e profondamente ignorante, del peggior brodo culturale e politico di stampo razzista, antisemita e neofascista. Qui non si tratta di vecchi nostalgici residuati dagli anni Settanta, si tratta di giovani e giovanissimi che ripetono i peggiori rigurgiti neofascisti e che ripropongono vecchi e nuovi stereotipi anti-europei, anti-democratici e anti-costituzionali.Quando abbiamo chiesto, in questo anno e mezzo, agli esponenti di FdI e alla Presidente Meloni, prese di posizioni anche simboliche di condanna a singoli episodi, lo abbiamo fatto perché servono anche le dissociazioni pubbliche da certi simboli e le assunzioni di responsabilità a far capire ai giovani cosa è uno Stato di Diritto, il contrasto alle discriminazioni e il rispetto della dignità delle persone. Ci si deve dimettere, tutti, da quel brodo culturale: non è più un tema di orgoglio da ‘underdog’ ma di rischio di ‘underdemocracy’, contro la Costituzione e contro l’immagine dell’Italia in Europa e nel mondo. Chi non lo comprende, si fa complice”. Così in una nota il Sen. Antonio Nicita, vicepresidente del Gruppo PD e membro della Commissione Antidiscriminazioni.
Pubblicato il
in Antifascismo, Antisemitismo, Comunicati Stampa, Governo Meloni, Stampa