Il libro «Sette note a sinistra» si pone l’obiettivo di stimolare la riflessione critica sulla vicenda della sinistra dal 1996 al tracollo elettorale del marzo 2018, vicenda dalla quale emerge, secondo l’autore, un deficit di cultura politica del riformismo. Solo in due momenti, si osserva nel libro, il centrosinistra ha saputo mettere in campo una adeguata proposta di trasformazione: con il primo governo Prodi (ingresso nell’euro) e, con il Pd di Veltroni (soffocato sul nascere). Il partitismo dei conservatori ha avuto alla fine la meglio. La sinistra si ritrova oggi, debole e smarrita, a fronteggiare novità straordinarie. Per aprire una pagina nuova, l’autore individua sette note programmatiche per affermare, nella futura prospettiva di governo, un vincolo di coerenza tra il dire e il fare.
Oggi, mercoledì 26 giugno, alle ore 18.00, nella Sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, ne discuteranno con l’autore, Mauro Agostini, tra i fondatori del Pd in qualità di Tesoriere Nazionale nella segreteria di Walter Veltroni, già deputato, senatore e  sottosegretario al Commercio Internazionale con Emma Bonino, il segretario del Pd Nicola Zingaretti, il senatore Luigi Zanda, l’economista Marcello Messori e Sergio Rizzo di Repubblica.


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