Senatrici pd incontrano medici e ricercatori dell’Istituto di Scienze neurologiche del Cnr di Catania
‘La violenza sui minori è una tematica che non può prescindere in alcun modo da un’attenzione multidisciplinare e che coinvolge le istituzioni, i servizi territoriali, la scuola, le associazioni e le famiglie, ovvero chiunque si occupa in modo attivo di tutela e diritti dei minori. Tale fenomeno interessa anche quella ricerca scientifica che è rivolta allo studio e all’approfondimento delle evidenze neurogenetiche e dei fattori neurobiologici, genetici ed epigenetici, correlati alla violenza sui minori. E partendo dalle evidenze della ricerca, che fornisce conoscenze e strumenti utili per individuare nuove strategie diagnostiche, preventive e terapeutiche, le istituzioni possono farsi promotrici di interventi e percorsi di carattere sociale e culturali volti a combattere un fenomeno veramente riprovevole come quello della violenza su minori’.
Lo dichiara la senatrice del Pd Venera Padua, componente della Commissione Sanità e della bicamerale per l’Infanzia, in merito all’esposizione del progetto scientifico su maltrattamenti e abusi su minori svolto al Senato da parte dell’Istituto di Scienze neurologiche del Cnr di Catania.
‘In riferimento alla classe medica – continua Padua – il pediatra, il dermatologo, il ginecologo, il neurologo, il radiologo, l’oculista, l’ortopedico, il chirurgo, il medico legale, lo psicologo, il neuropsichiatra infantile ed il genetista: tutti questi professionisti intervengono nella diagnosi clinica-medica dei casi di violenza su minori e svolgono un ruolo importantissimo. Tra queste figure, però, un compito assolutamente fondamentale lo svolge il pediatra, sia perché può individuare precocemente i segni di un abuso su un minore sia perché conosce il bambino, i suoi genitori e l’ambiente in cui vive e cresce il minore. É bene anche ricordare che per un medico non riportare una caso di violenza su un minore è un reato e fare una diagnosi precoce e corretta è un’esigenza fondamentale in primis per la salute del bambino, anche per evitare al massimo il ripetersi di episodi di violenza.
Lo dichiara la senatrice del Pd Venera Padua, componente della Commissione Sanità e della bicamerale per l’Infanzia, in merito all’esposizione del progetto scientifico su maltrattamenti e abusi su minori svolto al Senato da parte dell’Istituto di Scienze neurologiche del Cnr di Catania.
‘In riferimento alla classe medica – continua Padua – il pediatra, il dermatologo, il ginecologo, il neurologo, il radiologo, l’oculista, l’ortopedico, il chirurgo, il medico legale, lo psicologo, il neuropsichiatra infantile ed il genetista: tutti questi professionisti intervengono nella diagnosi clinica-medica dei casi di violenza su minori e svolgono un ruolo importantissimo. Tra queste figure, però, un compito assolutamente fondamentale lo svolge il pediatra, sia perché può individuare precocemente i segni di un abuso su un minore sia perché conosce il bambino, i suoi genitori e l’ambiente in cui vive e cresce il minore. É bene anche ricordare che per un medico non riportare una caso di violenza su un minore è un reato e fare una diagnosi precoce e corretta è un’esigenza fondamentale in primis per la salute del bambino, anche per evitare al massimo il ripetersi di episodi di violenza.