‘Il disegno di legge sull’autismo, di cui siamo stati relatori, è stato approvato oggi in Commissione Sanità del Senato, in sede deliberante ed è ora, quindi, legge dello Stato’. Lo comunicano in una nota la senatrice Venera Padua del Gruppo PD e il senatore Lucio Romano, esponente di Democrazia Solidale, del Gruppo Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT) – PSI –MAIE.
‘Esprimiamo grande soddisfazione per un risultato importante, visto che i pazienti e le loro famiglie erano in attesa di questa norma da molti anni. La legge prevede, nel rispetto del riparto di competenze tra Stato e Regioni in materia sanitaria, interventi volti a garantire la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita, l’inserimento nella vita sociale delle persone con disturbi dello spettro autistico, l’aggiornamento delle linee guida, l’inserimento nei Lea della diagnosi precoce, della cura e del trattamento individualizzato, l’incentivazione della ricerca, le buone pratiche educative. Grazie a questa legge il SSN offrirà alle persone con autismo interventi organici riconosciuti scientificamente’, sottolineano ancora i senatori Romano e Padua.
Che continuano: ‘Abbiamo raggiunto un grande risultato, grazie all’ascolto delle famiglie interessate, della comunità scientifica e delle associazioni che si occupano, nella quotidianità, della cura di persone che soffrono di questi disturbi. Per loro è essenziale che ora avvenga l’aggiornamento dei Lea, connesso a quelle delle linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nei disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS). Senza tralasciare che le Regioni dovranno sviluppare, tra gli altri, progetti dedicati alla formazione e al sostegno delle famiglie che hanno in carico persone con disturbi dello spettro autistico e percorsi finalizzati all’inserimento lavorativo degli adulti. Ringraziamo il Presidente del Senato, il Governo, i colleghi delle Commissioni Ingiene e sanità, Affari Costituzionali e del Bilancio che hanno permesso l’approvazione in tempi rapidi del provvedimento. In sintesi – concludono Padua e Romano – il legislatore ha fatto la sua parte, ora l’impegno è di concretizzarlo e monitorarlo nella sua realizzazione territoriale’.

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