“Le parole del Garante dell’infanzia e adolescenza Marina Terragni oggi in Commissione Femminicidio sulla necessità di interrogarsi sul diritto all’oblio per gli orfani di femminicidio e su quella di riproporre a questi minori una figura maschile accettabile sono inquietanti e rimandano a una visione non corretta della violenza maschile contro le donne. La legge sugli orfani di femminicidio è una buona legge, semmai bisogna aiutare sia i minori che i soggetti affidatari a ricorrere in modo più semplice e rapido alle misure previste. Le bambine e i bambini, le ragazze e i ragazzi che assistono al femminicidio della madre da parte del padre hanno solitamente bisogno di sostegno psicologico per intraprendere percorsi di ripresa lunghi, tortuosi e dolorosi. Di fronte a queste storie è indispensabile avere il massimo rispetto e cautela, prima di parlare di diritto all’oblio e di recupero della figura maschile. Così come, nell’analisi delle relazioni tra adolescenti, non si può puntare il dito soltanto contro le ragazze e contro i social, perché i modelli maschilisti delle relazioni, propri della cultura patriarcale, non ci hanno purtroppo mai abbandonato e non riguardano soltanto i giovani ma anche gli adulti”. Lo dicono i componenti Pd della Commissione Femminicidio, i senatori Cecilia D’Elia, Filippo Sensi e Valeria Valente e le deputate Sara Ferrari, Antonella Forattini e Valentina Ghio.
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