“Sorprende molto questo doppiopesismo da parte dell’amministrazione comunale di Poggio a Caiano per quanto riguarda i vincoli su un’area sottoposta alla tutela Unesco, così come anche la lettura riduttiva e minimizzante che il governo sembra dare della sentenza del Tar del febbraio 2025 non corrisponde in realtà a quello che in quella sentenza è scritto, perché non soltanto si accoglie il ricorso dei cittadini, ma si avanzano fortissimi dubbi su tutto il percorso che ha portato all’approvazione della variante”. Lo ha detto in aula il senatore del PD Dario Parrini in replica al sottosegretario al MiC Gianmarco Mazzi, in riferimento all’interrogazione presentata dal parlamentare dem sui problemi legali dei lavori di riqualificazione di piazza XX Settembre a Poggio a Caiano, soprattutto riguardo al cambiamento del progetto approvato nel giugno 2024.
Nella sua replica, Parrini ha anche dichiarato che “non è affatto vero che i lavori stiano finendo, anzi sono fermi da mesi; ogni tanto ci riferiscono della presenza, a puro scopo di sceneggiata, di qualche lavoratore, ma il cantiere non avanza, doveva essere concluso diversi mesi fa e invece siamo soltanto al 48 % dello stato di avanzamento dei lavori”.
“Credo che, – ha detto ancora il senatore – al di là della decisione della Soprintendenza di non opporsi alla conclusione della Conferenza dei servizi, sia un fatto molto grave che si sia andati avanti in una zona così tutelata contro il parere della Soprintendenza, perché mentre si pensa di poter ignorare questo parere negativo per un’opera pubblica che ha un forte impatto sull’immagine della città, ci si appella alle tutele che insistono nel centro cittadino per dire di no a interventi richiesti da semplici cittadini che hanno un impatto infinitesimale rispetto a quelli dell’amministrazione”, ha concluso Parrini.

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