“Dobbiamo difendere il ruolo e la dignità dei primi cittadini riducendo anche la cornice delle loro responsabilità penali. Togliere ai sindaci il cosiddetto ‘terrore della firma’ è un punto programmatico caratterizzante del PD nazionale, per una più efficiente amministrazione nei Comuni”. Lo ha detto oggi a Trieste il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato Dario Parrini, intervenendo con la collega dem Tatjana Rojc a un incontro a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Francesco Russo. Parrini, che ha presentato un ddl inteso a disciplinare la responsabilità penale, amministrativa e contabile dei sindaci, ha spiegato che “all’apprezzamento per i sindaci non si è fatto seguire un riconoscimento legislativo adeguato, come ci fosse un tabù che impedisce di eliminare un grosso freno allo svolgimento di un’azione amministrativa efficace, ovviamente senza compromettere la legalità. Per noi, un sindaco deve poter essere imputato – ha precisato – solo in caso di dolo e colpa grave o se siamo di fronte a una condotta che deriva da una competenza espressamente affidata al sindaco”. A proposito del Pnrr, il senatore dem ha rimarcato che “i Comuni sono determinanti nel trovare sul territorio le destinazioni per le risorse: bisogna incalzarli a delineare una mappa dei bisogni, esercitare una pressione sui livelli centrali, uscendo dall’illusione che le risorse ci pioveranno in testa. Un esempio fra gli altri l’estensione della connessione ad alta velocità”. “Per i Comuni ci sono gli spazi per reti di collaborazione internazionale ma – ha aggiunto Parrini – bisogna crederci, sprovincializzarsi, ragionare in termini europei: è vero a maggior ragione per Trieste, collocata su un confine cruciale che offre grandi occasioni di collaborazione”.
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