“A quel che si legge sui giornali, siamo
sempre alle solite. La destra sulle regole del gioco va contro la
realtà. Vogliono solo guadagnare tempo confondendo le acque”. Lo dice
il senatore del Pd Dario Parrini, vice presidente della commissione
Affari costituzionali del Senato, parlando di legge elettorale e
dell’ipotesi di riforma a opera della maggioranza.
“Il sistema con cui si eleggono i Consigli regionali è infatti un
maggioritario basato su due pilastri: un premio di maggioranza dato a
turno unico senza soglia; il voto di lista con le preferenze -spiega
Parrini all’Adnkronos- Nell’esportarlo nazionalmente, i geniali
ingegneri elettorali del centrodestra vorrebbero mettere in atto la
furbata di eliminare il pilastro sano del sistema (le preferenze)
tenendo invece in piedi il pilastro marcio, ovvero il premio di
maggioranza senza soglia”.
“Come ognuno sa, il premio senza soglia è un meccanismo che per
eleggere le assemblee legislative nazionali è stato bocciato
irreversibilmente dalla Corte Costituzionale nel 2014 quando fu
cassato il Porcellum”, sottolinea ancora Parrini. “In poche parole,
hanno in mente un Neo-Porcellum. Ma un Neo-Porcellum è un sistema sia
incostituzionale che inaccettabile, perché non avendo le preferenze
continuerebbe a privare gli elettori della possibilità di scegliere
gli eletti. Spero che il centrodestra non ci faccia perdere tempo con
proposte così sconclusionate e impraticabili”, conclude Parrini.