“La Corte Costituzionale non ha ammesso il
referendum sulla Legge Calderoli di attuazione dell’autonomia
differenziata. Pur non conoscendo ancora le motivazioni di questa
decisione, si può ragionevolmente supporre che non lo abbia ammesso
per la semplice ragione che dopo la sentenza demolitiva della stessa
Corte, la 192 del novembre 2024, della suddetta Legge 86 è rimasto
solo qualche brandello del tutto inapplicabile”. Così Dario Parrini,
senatore PD.
“I giudici costituzionali non hanno pertanto ritenuto fattibile un
referendum abrogativo su un provvedimento sostanzialmente già raso al
suolo da una loro precedente pronuncia. Quel che è chiaro è che
l’autonomia differenziata come la voleva Calderoli non potrà mai
essere realizzata proprio perché incostituzionale sulla base di quella
sentenza. Esortiamo quindi il centrodestra a evitare forzature sulle
intese con le Regioni, che vanno bloccate immediatamente, e a non
tentare blitz e furbate in Parlamento, dove faremo muro contro ogni
eventuale tentativo di aggirare i principi chiarissimamente fissati
dalla Consulta nella sua deliberazione di fine 2024. In Italia non c’è
e non ci sarà mai spazio giuridico e politico per un regionalismo
spacca-Italia, disgregativo e disegualitario, anti-solidale e
anti-equitativo”.
“L’unico decentramento regionale costituzionalmente legittimo, e di
cui si può discutere, è il regionalismo cooperativo, solidale e
rispettoso del principio di sussidiarietà”.