“Siamo di fronte ad un governo e una maggioranza che si stanno comportando in modo scorretto e con molta arroganza. In commissione Affari costituzionali, nella discussione sul Dl Cutro, prima il governo per ben tre volte costringe a rinviare i lavori, in attesa di pareri che non arrivano, e poi costringe a votare gli emendamenti ai soli primi tre articoli, che riguardano la gestione dei flussi, senza poter conoscere il contenuto dei pareri sugli emendamenti agli articoli successivi. Non contento di questo il governo cerca di cambiare il decreto presentando una riformulazione di un emendamento, sottoscritto anche dalle opposizioni, che in realtà è una vera e propria aggiunta del tutto eterogenea, su cui non è stato possibile discutere e avanzare proposte di modifica. La verità è che questo governo e questa maggioranza, consapevoli di aver scritto un decreto sbagliato, cercano di modificarne parti importanti impedendo però alle opposizioni, che si stanno comportando in maniera assolutamente responsabile avendo presentato un centinaio di emendamenti di merito, di svolgere la propria funzione. Il governo ha annunciato che presenterà nuovi e ulteriori emendamenti: anche in questo caso ci sarà impedito di discuterli ed eventualmente correggerli? Nessuna difficoltà politica può giustificare una simile torsione del sistema delle fonti e delle procedure democratiche. Se il governo vuole riscrivere e integrare il decreto Cutro presenti un nuovo decreto e il Presidente della commissione difenda le prerogative del Parlamento nell’interesse di tutti, anche della sua maggioranza”. Così in una nota i senatori dell’opposizione membri della commissione Affari costituzionali.


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