“L’omertà di Salvini sulla sorte dei 49 milioni della truffa leghista è inaccettabile.
Tanto più che adesso a chiedergli spiegazioni su che fine abbiano fatto i soldi della maxi-malversazione, oltre ad accusarlo di aver falsato il congresso che elesse segretario regionale della Lega in Piemonte Riccardo Molinari, non è un giornalista prevenuto o un esponente dell’opposizione bensì un’europarlamentare leghista in carica, Gianna Gancia, ex presidente della provincia di Cuneo, ex consigliere regionale, moglie di Roberto Calderoli. Significativo che queste accuse giungano appena 24 ore dopo l’intervista di ieri di Bossi, piena di bordate a Salvini”.