“Non si può parlare di una resistenza, ci sono state tante resistenze, quella dei partigiani, quella dei tantissimi cittadini che hanno aiutato la Liberazione e poi c’è quella degli internati militari in Germania”. Lo ha detto in aula il senatore del Pd Dario Parrini, vice Presidente Commissione Affari Costituzionali, intervenendo sul ddl che istituisce la Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi.
“Gli internati militari”, ha proseguito, “hanno detto no alla collaborazione con i nazifascisti ribellandosi ai dicktat di un regime infame. Una forma di resistenza importante che deve avere un riconoscimento importante. Questo ddl sana in primo luogo una lacuna, quella di non considerare la deportazione di oltre 600 nostri militari una delle pagine più tragiche dei crimini commessi ai danni degli italiani dai nazifascisti. Il provvedimento quindi”, ha detto ancora il parlamentare dem, “valorizza giustamente la memoria di questi nostri connazionali. Speriamo che serva anche a far sì che venga riconosciuto, a differenza da quanto accade ora, i diritti dei discendenti degli internati. Finora infatti la magistratura ha negato con varie sentenze ai militari internati e ai loro congiunti la condizione di vittime. Speriamo che ciò adesso possa cambiare” ha concluso Parrini.