“Oggi abbiamo audito il prof Cassese e abbiamo purtroppo avuto conferma della fondatezza delle nostre preoccupazioni e delle nostre critiche al processo di autonomia differenziata che il Governo sta cercando di realizzare.
Il prezioso ed apprezzabile lavoro del Clep conferma innanzitutto la irragionevolezza e la sostanziale impossibilità di trasferire alla competenza esclusiva di una o più regioni alcune materie come ad esempio l’istruzione a partire dalle norme generali, le grandi reti di trasporto, la produzione e la distribuzione nazionale della energia, le professioni, il governo del territorio.
Nel contempo dalla audizione e dal materiale ricevuto è emerso come il Clep su indicazione del Governo intenda circoscrivere la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni alle funzioni oggetto di trasferimento.
Ciò significa che i lep non verranno definiti e garantiti per tutte le materie e tutti i diritti quale presupposto e condizione per il trasferimento a una o più regioni di ulteriori competenze legislative, ma che i lep saranno definiti solo ed esclusivamente in funzione del trasferimento medesimo. Si tratta di uno stravolgimento del rapporto tra art 117 e art 116, ovvero tra garanzia dei livelli essenziali e autonomia differenziata. Uno stravolgimento a nostro avviso contrario alla Costituzione, all’interesse generale e dannoso per tutti, compresi i cittadini delle regioni più ricche e infrastrutturate. Invertire l’ordine delle priorità rischia infatti di consolidare, ed anzi acuire, le profonde disuguaglianze oggi esistenti, e di rendere praticamente impossibile definire in modo equilibrato e sostenibile ciò che deve ritenersi oggetto essenziale di un diritto che deve essere concretamente garantito a tutti i cittadini su tutto il territorio nazionale”. Così Andrea Giorgis, Dario Parrini e Valeria Valente, componenti Pd della commissione Affari costituzionali a Palazzo Madama.