“Credo che il metodo dell’attesa non paghi più. Penso che il Presidente Conte debba essere il punto di riferimento per il suo governo e per la sua maggioranza sull’utilizzo del Recovery Fund, come è sempre successo nella storia della repubblica con tutti i suoi predecessori, non un punto di attesa”. Lo dice in un colloquio con Il Foglio il senatore del Pd Luigi Zanda.
“Certo – continua Zanda – Conte dovrebbe essere disposto a pagare eventualmente i costi politici di scelte severe ma necessarie, in una fase di recessione economica. All’Italia farebbe molto bene conoscere le opinioni e le posizioni personali del presidente del Consiglio sul Mes, sull’Ilva, sulle autostrade, sulla legge elettorale. In questa fase l’attesa non è utile. E il Pd adesso fa bene ad alzare la voce. Abbiamo aspettato troppo per le modifiche dei decreti Salvini. Ora stiamo aspettando troppo per Mes, Ilva, Autostrade, per capire che cosa fanno i navigator”, conclude Zanda.


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