‘Il Governo promuova una discussione più partecipata e puntuale in Parlamento al fine di definire una legge quadro a supporto del nostro impegno internazionale nei teatri di crisi’.
Così il senatore Carlo Pegorer, membro della Commissione Difesa intervenendo in aula sul decreto missioni.

‘Per evitare come sta avvenendo oggi che si discuta di missioni di grande rilevanza umanitaria in tempi ristrettissimi e con voti di ‘fiducia’ – sottolinea Pegorer – bisogna affrontare al più presto la questione della procedura di decretazione d’urgenza per le missioni internazionali: uno spazio troppo ristretto per temi così delicati che richiamano questioni di grande rilievo quali il ruolo dell’Italia nello scenario internazionale, la difesa dei diritti umani, la lotta alle varie centrali del terrorismo, la costruzione della pace, l’impegno civile e militare di tantissimi mostri connazionali in gravosi scenari di crisi, purtroppo segnato anche dal tributo di vite umane’.
‘Punto qualificante del provvedimento che approviamo oggi – ricorda l’esponente pd – è l’incremento delle risorse destinate alla cooperazione internazionale per l’anno 2013: è lo stanziamento complessivamente più alto registrato dal 2008. Si tratta di una serie di interventi a sostegno di iniziative umanitarie in moltissimi Paesi e aree del mondo che qualificano e valorizzano il ruolo internazionale del nostro Paese a sostegno dello sviluppo, della pace e del rispetto dei diritti umani’.

‘Per quanto riguarda l’Afghanistan – puntualizza Pegorer – il 2014 sarà un anno molto importante. Oltre alle elezioni previste nella prossima primavera, nel dicembre del prossimo anno scadrà la missione ISAF e il sostegno della comunità internazionale al completamento della transizione e dell’assunzione da parte delle autorità nazionali afgane di ogni responsabilità nella gestione del Paese sarà fondamentale’.

‘Resta imprescindibile che ogni nostra possibile partecipazione alla missione di formazione e addestramento delle forze di sicurezza afgane, successiva alla conclusione della missione ISAF – conclude il senatore – avvenga previo confronto e autorizzazione del Parlamento’.