No a decretazione d’urgenza
‘L’emergere di nuovi e più complicati scenari di crisi rendono la politica estera e di difesa dell’Italia un luogo dove tutte le forze politiche sono chiamate all’assunzione di più forti e inedite responsabilità’.
Così il senatore del Partito democratico Carlo Pegorer, componente ella Commissione Difesa a Palazzo Madama.

‘Il ruolo dell’Italia nelle missioni internazionali e nelle attività di cooperazione e stabilizzazione è ormai una scelta permanente e strutturale – sottolinea l’esponente pd – con l’intento di operare fattivamente per la tutela del diritto internazionale e la promozione di un ordinamento globale in grado di assicurare pace e convivenza civile.
Nonostante si sia registrato un progressivo decremento nell’impiego di personale e risorse, a sèguito dell’evoluzione degli avvenimenti nelle aree di crisi in cui siamo stati impegnati e le esigenze di contenimento della spesa pubblica, l’impegno italiano ha comunque visto concentrata la parte più consistente di uomini e donne e di risorse finanziarie in tre importanti aree, considerate prioritarie a livello internazionale e neon solo da noi. Balcani, Libano e Afghanistan hanno infatti assorbito complessivamente circa il 75% delle risorse messe a disposizione dai vari provvedimenti normativi approvati negli anni. Ma vanno anche considerarti gli elementi di novità che il contesto internazionale ci consegna – prosegue Pegorer – Situazioni per noi del tutto inedite, ma che in alcuni casi, come ad esempio alla questione del Califfato, ci propongono in chiave contemporanea questioni che ritenevamo ormai sepolte dal tempo, dalla storia.
In ogni caso, la tipologia e la natura delle crisi in atto e delle nuove instabilità, a cominciare dalla minaccia del terrorismo jihadista, non solo è tale da mettere a rischio precisi quadranti geografici, ma potrebbe incidere negativamente sul sistema di relazioni e istituzioni internazionali che fino ad oggi, pur con lacune e difetti, ha comunque permesso di rafforzare gli strumenti in campo per una gestione multilaterale delle crisi’.

‘Oggi più che mai si avverte l’esigenza di un aggiornamento del nostro modello di difesa che preveda la riduzione e la qualificazione della spesa militare – conclude Pegorer – Il lavoro che impegnerà Governo e Parlamento sul tema del ‘Libro Bianco’ sarà l’occasione per un confronto a tutto campo che porti al superamento dell’attuale procedura di autorizzazione delle missioni internazionali basata sulla decretazione d’urgenza, offrendo al Parlamento uno strumento normativo a carattere annuale che consenta una discussione più larga, più partecipata, più trasparente sull’insieme degli impegni di proiezione internazionale nei quali è atteso il ruolo dell’Italia’.