Ora Regione pensi anche ad Accademia
La senatrice Stefania Pezzopane esprime soddisfazione per la sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato la prosecuzione delle attività del Centro Sperimentale di Cinematografia a L’Aquila.
‘Il Centro sperimentale – commenta la senatrice DEM – è nato dopo il sisma, grazie ad un accordo tra Regione, Provincia, Comune dell’Aquila e MIBACT, per garantire la prosecuzione delle attività legate alla formazione di giovani leve in ambito cinematografico e di produzione di audiovisivi. Rappresenta, dunque, un centro d’eccellenza che va mantenuto in Abruzzo e che costituisce per L’Aquila una riconferma della sua alta qualità culturale.
Tuttavia l’accordo istituzionale, che era alla base della creazione a L’Aquila della sede del Centro sperimentale, poneva come condizione irrinunciabile la sopravvivenza anche dell’Accademia delle Arti e delle Scienze dell’Immagine. Invece la giunta Chiodi ha affossato l’attività dell’Accademia, che voleva addirittura mettere in liquidazione, con lo scopo magari di entrare in possesso dello stabile e dei cospicui fondi messi a disposizione per la sua ricostruzione. Una condotta vergognosa, che ha fatto seguito alla politica di tagli alla cultura della precedente giunta. Ora tocca al presidente D’Alfonso invertire la rotta ed è a lui che lancio un duplice appello, approfittando della buona notizia del Centro sperimentale. Lo sollecito sia a nominare un nuovo Cda o un abile commissario per l’Accademia, in modo da salvare i posti di lavoro e di ridare spazio ad una vitale struttura didattica, sia ad avere una visione strategica per il futuro del cinema e del settore audiovisivo in Abruzzo. Per l’economia del nostro territorio sarebbe un valore aggiunto creare una sorta di holding del cinema e dell’audiovisivo, ridando linfa vitale ad una nuova Abruzzo Film Commission, che metta in rete tutte le esperienze virtuose in essere, come il Centro Sperimentale, l’Accademia, la Lanterna Magica, il Film Festival ed altre realtà del settore. Un nuovo sistema cinema, non un vecchio carrozzone, ma una nuova realtà produttiva. Esperienze nate dopo quella abruzzese, come in Puglia e in Piemonte hanno costruito un vero sistema produttivo. L’Abruzzo ha tutte le potenzialità per fare altrettanto”.
‘Il Centro sperimentale – commenta la senatrice DEM – è nato dopo il sisma, grazie ad un accordo tra Regione, Provincia, Comune dell’Aquila e MIBACT, per garantire la prosecuzione delle attività legate alla formazione di giovani leve in ambito cinematografico e di produzione di audiovisivi. Rappresenta, dunque, un centro d’eccellenza che va mantenuto in Abruzzo e che costituisce per L’Aquila una riconferma della sua alta qualità culturale.
Tuttavia l’accordo istituzionale, che era alla base della creazione a L’Aquila della sede del Centro sperimentale, poneva come condizione irrinunciabile la sopravvivenza anche dell’Accademia delle Arti e delle Scienze dell’Immagine. Invece la giunta Chiodi ha affossato l’attività dell’Accademia, che voleva addirittura mettere in liquidazione, con lo scopo magari di entrare in possesso dello stabile e dei cospicui fondi messi a disposizione per la sua ricostruzione. Una condotta vergognosa, che ha fatto seguito alla politica di tagli alla cultura della precedente giunta. Ora tocca al presidente D’Alfonso invertire la rotta ed è a lui che lancio un duplice appello, approfittando della buona notizia del Centro sperimentale. Lo sollecito sia a nominare un nuovo Cda o un abile commissario per l’Accademia, in modo da salvare i posti di lavoro e di ridare spazio ad una vitale struttura didattica, sia ad avere una visione strategica per il futuro del cinema e del settore audiovisivo in Abruzzo. Per l’economia del nostro territorio sarebbe un valore aggiunto creare una sorta di holding del cinema e dell’audiovisivo, ridando linfa vitale ad una nuova Abruzzo Film Commission, che metta in rete tutte le esperienze virtuose in essere, come il Centro Sperimentale, l’Accademia, la Lanterna Magica, il Film Festival ed altre realtà del settore. Un nuovo sistema cinema, non un vecchio carrozzone, ma una nuova realtà produttiva. Esperienze nate dopo quella abruzzese, come in Puglia e in Piemonte hanno costruito un vero sistema produttivo. L’Abruzzo ha tutte le potenzialità per fare altrettanto”.