‘Il raggiungimento del quorum necessario allo svolgimento del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari è decisamente una buona notizia dal punto di vista democratico’ – lo dichiara il Senatore PD Gianni Pittella, tra i primi firmatari e proponenti.
‘Il referendum – aggiunge – rappresenterà l’occasione perchè i cittadini si esprimano direttamente su una riforma che, come personalmente ho più volte ammonito, è demagogica e sostanzialmente inutile. Un taglio lineare senza alcuna riforma organica delle istituzioni e senza una coerente riforma elettorale e che lascia intatto un procedimento legislativo che attraversa due camere fotocopia e toglie rappresentatività democratica ad alcune regioni più piccole, in cui si impedisce tecnicamente alle minoranze l’elezione del parlamentare di opposizione”.
“E l’effetto del provvedimento, come pure ho più volte sottolineato – prosegue – sarà ulteriormente distorsivo, definendo collegi amplissimi e totalmente sganciati da ogni concreta adesione alle vive comunità territoriali. Inoltre, l’Italia finirà per essere il Paese dell’Unione europea con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione, 0.7 eletti del popolo ogni 100mila abitanti. Ma ormai la parola ai cittadini, al di là di tutto”.
“E non c’è alcuna connessione nè logica nè politica con la stabilità e la durata della legislatura, come avanzato da alcuni commentatori. La legislatura durerà – conclude Pittella – se sarà utile al Paese, se dopo una buona finanziaria, ma di emergenza, si sarà in grado di trovare una sintesi alta sulle grandi questioni dello sviluppo e del lavoro, della perequazione sociale e della sostenibilità ambientale, del futuro cioè di una grande nazione come l’Italia’.


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