“A 60 giorni dalle elezioni lo scacco del sistema politico appare in tutta la sua tragicità. Non è onesto non riconoscere che questo scacco era ampiamente annunciato dalla vittoria del No al referendum del 4 dicembre 2016 e Renzi ha ragione a ricordarlo. I sedicenti ‘vincitori’ delle elezioni sono finiti spiaggiati, ma lo scacco irresolubile del sistema politico rende difficile anche la posizione di chi, come il Pd, ha apertamente ammesso la propria sconfitta. Il tentativo di M5S e Lega di accreditare la morte delle categorie politiche di destra e sinistra per legittimare il peggiore pragmatismo qualunquista e l’incombere fatale di uno scioglimento immediato del parlamento e di nuove elezioni, all’insegna di un ‘ballottaggio’ che non ci coinvolge, sono le ragioni che non ci consentono di ‘essere lasciati in pace'”. Lo scrive il senatore del Pd Gianni Pittella sull’Huffington Post.
“L’apertura di un tavolo per la riscrittura delle regole – sottolinea Pittella – che porti a un sistema politico e istituzionale moderno è una idea importante su cui chi vuole bene alla Italia non può sottrarsi, preferendo la continuazione inefficace della campagna elettorale. Con il collega Tommaso Cerno, primo firmatario, abbiamo presentato un disegno di legge per realizzare in Italia un sistema semipresidenziale a doppio turno che può essere uno dei mattoni della riforma che interessa chi vuole un’Italia che funzioni e una politica che innova. Si apra dunque un confronto su questo con tutti. Non dobbiamo avere paura né fretta. Ma dobbiamo essere consapevoli del tracciato che intendiamo seguire per tornare al posto che ci compete all’interno del sistema democratico. Siamo e vogliamo continuare a essere la sinistra riformista italiana, il cuore dello schieramento di centrosinistra, per quanto infelice possa apparire la sua stagione attuale. Siamo e vogliamo essere una componente fondamentale del socialismo progressista europeo, che oggi vive un momento di acuta difficoltà in tutto il continente, ma che resta uno dei pilastri della civiltà democratica occidentale. Natura e destino, insegnava Norberto Bobbio, sono indissolubilmente legati in politica. Approfondiamo la nostra natura e seguiamola – conclude Pittella – incontreremo il nostro destino”.


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