Lo scrive il Financial Times del 23 ottobre
‘Possiamo dire che’ noi italiani ‘non siamo i soli’ a polemizzare con Junker sui burocrati. Lo afferma il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, in un’intervista rilasciata a l’Avvenire. ‘Sul Financial Times del 23 ottobre c’è un articolo che racconta come ben 14 membri dell’Ue abbiano fatto un passo ufficiale per chiedere che sul trattato di libero scambio tra Ue e Usa il presidente Junker non tenga conto del parere del suo capo di gabinetto, Martin Selmayr’. Questo, per Zanda, significa che ‘evidentemente, c’è un problema di cambio di passo nelle politiche economiche europee che è sentito, non solo dall’Italia, ma da tanti Paesi, tra cui Francia e Germania’.

E aggiunge: ‘Nessuno in Italia hai mai detto che attuare politiche di sviluppo significhi non rispettare i vincoli di bilancio. Da noi la disoccupazione ha assunto livelli drammatici. E vorrei anche dire a chi si preoccupa del nostro debito pubblico che senza sviluppo il debito non riusciremo mai a ripagarlo’.

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