Dalla senatrice Pd interpellanza a Renzi, ‘A Borgosesia ha realizzato un manifesto ufficiale contro il governo e contro la Regione’
‘Il leghista Gianluca Buonanno, sindaco di Borgosesia in provincia di Vercelli, ama far parlare di sé. Questa volta, in occasione della ricorrenza del 97° anniversario dell’Unità nazionale, della giornata delle Forze armate e della vittoria italiana della Prima guerra mondiale, festeggiata sul territorio domenica 8 novembre, ha realizzato un manifesto ufficiale del Comune, firmato come sindaco, in cui inveisce contro i supposti tagli del governo e della regione Piemonte. La frase che più sconvolge è quella in cui dice che ‘però i soldi per i clandestini ci sono: 36,40 euro al giorno, mentre ad esempio un portatore di handicap grave prende dallo Stato 12 Euro al giorno!’, mistificando la realtà. Alla luce di questi fatti ho presentato un’interpellanza urgente al Premier Matteo Renzi, visto che un sindaco rappresenta anche lo Stato al livello locale’. Lo dice la senatrice del Pd Nicoletta Favero.
‘Credo che Buonanno – prosegue Nicoletta Favero – abbia confuso la sua carica istituzionale con il suo ruolo nel partito della Lega, usando toni di propaganda che mal si addicono ad un sindaco nell’esercizio delle sue funzioni. Il manifesto, tra l’altro, oltre ad essere stato inviato per posta elettronica anche ai consiglieri comunali, è stato pubblicato nella pagina web dell’Albo pretorio digitale, nella pagina manifesti del Comune di Borgosesia. Ad un primo cittadino la legge richiede imparzialità e buona amministrazione. E’ per questo che, con l’interpellanza, chiedo al governo di fare luce su questa vicenda, di capire se un manifesto contro lo Stato è stato pagato con i soldi del Comune e come valuti la commistione di ruoli operata dal sindaco di Borgosesia. Chiedo inoltre se ritenga di dover intervenire, con atti di propria competenza, affinché la Celebrazione del 4 novembre, occasione di memoria e di riconoscimento nei valori delle istituzioni e dell’unità nazionale, nel Comune di Borgosesia sia recuperata al suo autentico significato’.

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