‘Il M5s ci accusa di cercare di comprare i voti per arrivare ad approvare la riforma della Costituzione, ora all’esame dell’aula del Senato? Come ieri hanno dimostrato i voti sulle pregiudiziali e come auspichiamo emergerà dall’esito finale al quale si sta lavorando, il Pd e la maggioranza non hanno bisogno di stampelle per approvare la riforma del Senato. Ben altra cosa è il nostro intento, perseguito fin dall’inizio, di allargare il più possibile il confronto per arrivare a riforme condivise, intento che il M5s non comprende perché da quando è in Parlamento ha saputo solo dire no’. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato, eletta in Veneto.
‘Quel che è certo – continua Laura Puppato – è che non accettiamo più insulti da nessuno e che da adesso in poi procederemo con le denunce. Il mondo della politica non è quello illustrato dal M5s o dalla Lega. Solo per fare un esempio, è di oggi la notizia che i consiglieri regionali del Veneto della passata legislatura hanno dovuto, nel complesso, restituire 141 mila euro per evitare un processo davanti alla Corte dei Conti per i rimborsi spese irregolari nell’anno 2012. I consiglieri della Lega hanno dovuto restituire 82.066 euro, quelli del Pdl 37.152, quelli dell’Unione Nordest 7.646, quelli dell’Italia dei Valori 7.532 e quelli di Rifondazione comunista 5.690. E il Pd? Nessuna contestazione. Una grande soddisfazione, perché in quegli anni da capogruppo Pd in consiglio regionale ne ho sentite di cotte e di crude dai professionisti dell’antipolitica. Ora – conclude Puppato – è arrivato il momento di dire basta’.

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