“Sarà danno erariale, manca l’ufficialità, ma l’intenzione di aprire la procedura è evidente dalla nota della Corte dei Conti del 10 maggio 2017, una vera e propria bomba che farà scoppiare il progetto Super strada Pedemontana Veneta e probabilmente avrà riflessi sull’intera vita politica del Veneto. Se Zaia credeva di poter dormire sereno fino ad ottobre blaterando di autonomia, ora dovrà fare i conti con questo perché entro 30 giorni avremo tutte le risposte che chiediamo da anni e questa volta non potrà sfuggire dicendo che i documenti sono secretati”. Lo dice Laura Puppato, in merito alla nota che la Corte dei Conti ha inviato alla Regione Veneto.
“La Corte dei Conti – continua Puppato – ha messo in fila tutti i problemi che abbiamo più volte sollevato, dal partenariato pubblico-privato, l’esplosione del contributo pubblico da 173 a 914 milioni di euro, i ritardi con cui vengono indennizzati gli espropriati, la mancanza delle opere accessorie nel calcolo totale della spesa. Sotto ogni punto di vista un disastro in cui Zaia e la Lega Nord ci hanno trascinato, nonostante da anni avessimo più volte previsto l’attuale situazione. Finiremo per pagare quest’opera con 12 miliardi di soldi pubblici, senza alcuna garanzia di rientrare delle spese tramite il pedaggio. Il mercato privato non crede minimamente nella redditività della SPV e infatti anche questa settimana è andata deserta una gara per un mutuo di soli 300 milioni. Ora non si perda tempo, si tolga alla SIS il lavoro e si ricominci con una nuova gara, un progetto più leggero ed economico, solo così salveremo i conti della nostra regione, dopodiché sarebbe il caso che chi ci ha portato a questo punto si ritiri a vita privata per manifesta incapacità di governare la nostra regione” ha concluso.


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