‘L’impegno nella legge di stabilità per il Porto di Venezia va confermato. Si tratta di risorse destinate a realizzare, già nel 2015, le strutture onshore (a terra) per il Porto di Venezia, e dunque di un finanziamento immeditamente cantierabile e comunque utile. Il porto off-shore di Venezia è un investimento altamente redditizio, che ha già investitori privati pronti a sottoscriverne il cofinanziamento, prevede un rendimento interno non inferiore al 13% e dunque le polemiche lasciano il tempo che trovano. Proprio alla luce delle discussioni interne al Pd chiediamo di confermare lo stanziamento previsto e di aprire, già all’inizio di gennaio, una fase di audizioni nelle commissioni ambiente e lavori pubblici del Senato alla presenza del Governo sul porto offshore di Venezia, un’occasione di sviluppo da non lasciarci sfuggire, strategica per l’Italia e per l’Europa’. Lo dicono i senatori del Pd Laura Puppato, Gianpiero Dalla Zuanna e Giorgio Santini, eletti in Veneto.
‘Il Porto di Venezia – proseguono i tre senatori dem – è considerato, insieme con il collegamento ferroviario Milano Malpensa, una delle best practise del piano di investimenti di Junker. Di recente, la presentazione del progetto del terminal merci veneziano alla comunità finanziaria internazionale, che si è svolta all’ambasciata italiana a Londra, ha incontrato l’interesse degli investitori privati. Crediamo che si debba andare avanti perché si tratta del futuro del principale hub dell’Alto Adriatico. E ai senatori democratici e non che si stanno opponendo in sede di esame della legge di stabilità diciamo: discutiamone nelle commissioni competenti, senza mettere a rischio un finanziamento importante per un’infrastruttura strategica’.
‘Il Porto di Venezia – proseguono i tre senatori dem – è considerato, insieme con il collegamento ferroviario Milano Malpensa, una delle best practise del piano di investimenti di Junker. Di recente, la presentazione del progetto del terminal merci veneziano alla comunità finanziaria internazionale, che si è svolta all’ambasciata italiana a Londra, ha incontrato l’interesse degli investitori privati. Crediamo che si debba andare avanti perché si tratta del futuro del principale hub dell’Alto Adriatico. E ai senatori democratici e non che si stanno opponendo in sede di esame della legge di stabilità diciamo: discutiamone nelle commissioni competenti, senza mettere a rischio un finanziamento importante per un’infrastruttura strategica’.