“Il convegno di oggi, organizzato al Senato a 130 anni dalla nascita di Lina Merlin, dimostra lo straordinario valore di questa figura di politica, che ha fatto della lotta contro le discriminazioni e per i diritti e la libertà delle donne il filo rosso di tutto il suo impegno, lungo una vita. A lei, madre Costituente e una delle prime senatrici della Repubblica, il Senato dovrebbe dedicare un busto nell’omonimo corridoio. E questo perché non è solo l’autrice della legge che porta il suo nome contro lo sfruttamento della prostituzione, ma soprattutto perché dobbiamo a lei la parte del fondamentale articolo 3 della Costituzione in cui si sancisce la pari dignità e l’uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, senza distinzione di sesso. Nonché l’equiparazione del lavoro femminile e maschile all’articolo 37, e molto altro”. Lo dice la senatrice del Pd Laura Puppato, tra le organizzatrici con Pia Locatelli del convegno “Lina Merlin, la Senatrice. 130 anni e non li dimostra”, al quale hanno partecipato, tra gli altri, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, il presidente dei senatori de Luigi Zanda, la vicepresidente del Senato Linda Lanzillotta, la presidente del Comitato nazionale Lina Merlin Paola Lincetto, la giornalista Daniela Brancati, Anna Maria Zanetti, giornalista e studiosa di Lina Merlin.
“Dal convegno –  continua Puppato – sono emersi ulteriori dettagli sulle lotte della Merlin a favore della pace, contro ogni discriminazione e contro il fascismo, promosse pagando altissimi prezzi personali, specie durante il ventennio. Lina Merlin, socialista e laica, si attivò sempre in favore dei diritti dei lavoratori, dei minori, dei poveri, delle donne. Parte fondamentale di questo lavoro, per i risvolti avuti sulla società italiana, è stato svolto al Senato, nelle prime legislature in cui le donne si contavano sulle dita di una mano, ed in una nella quale era ‘la sola Senatrice’. Questa memoria non può, non deve andare perduta, anzi va ampliata la conoscenza di questa storia straordinaria dentro i libri di testo che parlano del 900.  Lavoreremo – conclude Puppato –  per dedicarle il posto che le spetta nel pantheon del Senato”.

 

 


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