Nel corridoio dei busti del Senato merita un posto l’effige di Lina Merlin, prima donna a parlare nell’Aula di Palazzo Madama, senatrice nelle prime tre legislature, madre costituente e promotrice di alcune leggi fondamentali per i diritti delle donne e dei più deboli. La proposta è stata presentata in una conferenza stampa al Senato dalla senatrice del Pd Laura Puppato, dalla capogruppo del Psi alla Camera Pia Locatelli, dalla Presidente del Comitato “Lina Merlin, la senatrice” Paola Lincetto, dalla giornalista Anna Maria Zanetti e dalla vicepresidente della Fondazione Anna Kuliscioff Marina Cattaneo. Nell’occasione il Comitato, nato nei 130 anni dalla nascita dell’esponente politica per promuoverne la figura a tutto tondo, ha presentato anche altre attività, tra cui il convegno che si terrà il 13 giugno nella Sala Zuccari del Senato.
“Dedicare un busto a Lina Merlin proprio al Senato, nel luogo dove si è svolta tutta la sua attività parlamentare – ha detto Laura Puppato – significa restituire a questa straordinaria figura politica femminile il posto che le spetta, attribuendole il giusto valore, che è pari a quello riconosciuto ai più importanti uomini politici del ‘900. Merlin viene ricordata per la legge che ha chiuso i bordelli, ma in realtà a lei si deve l’inserimento nell’articolo 3 della Costituzione l’importante inciso ‘senza distinzione di sesso’, ha contribuito all’approvazione della legge per il riconoscimento di diritti ai bambini ‘figli di Nn’ e alle normative sulle lavoratrici madri. Dopo essere stata partigiana, aver scontato 4 anni di confino e aver partecipato alla Costituente, da laica, socialista e riformista è stata la prima donna a parlare nell’Aula del Senato. In tre legislature a Palazzo Madama ha combattuto senza sosta per i diritti delle donne e dei più deboli. Il riconoscimento del Senato a Lina Merlin – ha concluso Laura Puppato – è un riconoscimento all’attività delle donne in questo ramo del Parlamento”.


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