“Sulle unioni civili i senatori sono chiamati ad una prova di responsabilità individuale visto l’ostruzionismo messo in campo fin dal primo giorno del dibattito in commissione da alcuni colleghi del centrodestra. Attenzione, non si vuole ‘non votare’ ma si vuole ‘non far votare’, di qui il pericolo di un protrarsi sine die dello sterile dibattito in Aula”. Lo dichiara la senatrice del Pd Laura Puppato.
“Per questo mi sento di rivolgere un appello a lavorare sull’unico obiettivo vero che questa legge impone: il riconoscimento non solo dei diritti di una coppia omosessuale ma anche quelli di migliaia di bambini già esistenti all’interno di quelle coppie. L’Italia – prosegue Puppato – deve dare voce ad una minoranza discriminata e ai loro figli. Per una volta la richiesta, chiara, limpida nella sua necessità e obiettività, è quella di superare ogni steccato di appartenenza e ogni faziosità politica da prima repubblica. Il Movimento 5 Stelle, purtroppo, – conclude la senatrice del Pd – ha scelto di recuperare come Vangelo la parola secondo Grillo che spende il suo Movimento quale “partito della nazione” e in questa genericità muore ogni idealità, ogni capacità di scelta in un nulla indistinto che si chiama palude”.