“Oggettivamente è una giornata storica perché finalmente questo intervento
assolutamente complicato viene approvato a larghissima maggioranza e diventa un
tema di tutti, non solo della cultura ma anche del lavoro. Contiene il tema
della discontinuità della copertura dei periodi non lavorati, tra l’altro
esteso a tutti i lavoratori dello spettacolo, che è molto significativo.
Ovviamente c’è da lavorare ancora una parte di copertura di questo, perché sul
2022 siamo a posto, dal 2023 serviranno molte più risorse. C’è un impegno
anche del ministro dell’Economia sulla prossima Legge di Bilancio”. Lo ha detto
ad Agenzia CULT il relatore Roberto Rampi (Pd), dopo l’approvazione da parte
delle commissioni Cultura e Lavoro del Senato del disegno di legge delega sullo
spettacolo.

“È chiaro che una volta che ci sarà una legge dello Stato, approvata dai
due rami del Parlamento, questo impegno deve diventare cogente perché la legge
ha bisogno di quelle risorse – ha aggiunto -. Quindi adesso andiamo in Aula, al
massimo tra un paio di settimane. Poi bisogna andare alla Camera velocemente,
questo è fondamentale. Tra l’altro credo che abbiamo recepito davvero
tantissime osservazioni, contenuti che venivano dai colleghi di Montecitorio,
facendo tesoro di tutto quello che sostenevano. Abbiamo tenuto presente il
lavoro che hanno fatto alla Camera con le indagini conoscitive. Poi ci saranno
da fare due cose grosse: i decreti attuativi che sono fondamentali e la Legge di
Bilancio”.


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