“Il 31 marzo 1995, Francesco Marcone veniva assassinato a Foggia con due colpi di pistola mentre rientrava a casa. Direttore dell’Ufficio del Registro, Marcone aveva denunciato irregolarità e illeciti, pagando con la vita il suo senso di giustizia e integrità. Francesco Marcone era un uomo delle istituzioni che ha pagato con la vita l’aver rispettato principi e valori costituzionali. Trent’anni dopo, il suo sacrificio è ancora un monito: la legalità non è un valore astratto, ma una scelta quotidiana, spesso difficile, che richiede coraggio. Ricordarlo significa rinnovare l’impegno per una società più giusta, in cui nessuno debba temere di fare il proprio dovere. Il mio pensiero oggi va alla figlia Daniela, oggi referente di Libera per la memoria, con cui abbiamo fatto un cammino comune per il diritto alla verità per i famigliari delle vittime. A lei, a suo fratello Paolo e ai suoi cari tutta la mia vicinanza in questa giornata di ricordo”. Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e lotta alle mafie del Partito Democratico.


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