“Sulla manovra continua l’ipocrisia della maggioranza e del governo. Prima le dimissioni di Liris, contro il suo governo, ora le parole di Giorgetti sulla modifica della legge di contabilità. Sono mesi che la invochiamo e pretendiamo per maggior trasparenza e a tutela della vigilanza dello stesso Parlamento sui conti pubblici dentro un ciclo di bilancio europeo diverso. Abbiamo chiesto con atti formali al presidente della commissione Bilancio di avviare l’iter per un ddl di riforma parlamentare che non abbiamo ancora visto e al Governo, attraverso atti di sindacato ispettivo, di risponderci sulle differenze intervenute dopo l’adozione del Piano Strutturale di Bilancio. La sensazione è che questa maggioranza completamente genuflessa al Governo non abbia la forza, ne’ la volontà politica, per difendere le prerogative del Parlamento e le ragioni della vigilanza democratica. Oggi il ministro Giorgetti dice che che è  responsabilità del Parlamento presentarlo. Siamo allo scaricabarile. La verità è che il sistema vigente fa comodo a Giorgia Meloni e soci che non volevano cambiare nulla di questa manovra e che hanno messo la fiducia contro la propria maggioranza. Siamo in un sistema bicamerale succube della dittatura dei numeri del governo che la usa per sottomettere il Parlamento. Anziché usare la politica il governo usa la ‘forza’ dei numeri, con una maggioranza che non ha la forza di ribellarsi allo strapotere del governo. E per questo ci preoccupa ancora di più la voglia di Premierato di Giorgia Meloni che già oggi ha tutti i poteri possibili ma li vuole ‘pieni’ per ridurre il Parlamento a passacarte più di quanto non lo abbia purtroppo già fatto in questi due anni di governo”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.


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