“I risultati delle indagini della procura di Crotone sul naufragio di Cutro danno fortissima indicazione di quanto, in fondo, sapevamo già: tra ritardi, negligenze, omissioni e silenzi, la tragedia che ha avuto luogo al largo delle coste calabresi il 26 febbraio del 2023, e che ha causato la morte di 98 persone, poteva – e doveva – essere evitata.” Così in una nota la senatrice Enza Rando, responsabile della legalità nella segreteria nazionale del Partito Democratico.
“La magistratura ora proseguirà il lavoro e farà il suo corso, visto il coinvolgimento di quattro uomini della Guardia di Finanza e due della Guardia Costiera, i cui capi d’imputazione vanno dal falso, all’omissione in atto d’ufficio e strage come conseguenza di altro reato” continua la senatrice.
“Le parole che si leggono nell’avviso di chiusura indagine impongono la riflessione per tutte e tutti noi, e ribadiscono quanto questo Paese e questo Governo fatica ancora a comprendere: esiste un ‘prioritario, fondamentale, ineludibile obbligo di salvaguardare la vita in mare’, a chiunque essa appartenga” conclude Rando.


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