“Le parole pronunciate ieri in Aula dal senatore Gianni Berrino di Fratelli d’Italia rappresentano un punto di caduta gravissimo per il livello del dibattito parlamentare e, ancor più, per il rispetto dovuto alla dignità delle persone. Dire che ‘le donne che fanno figli per rubare non sono degne di farli’ è un’affermazione che offende non solo le donne detenute, ma ogni principio di civiltà giuridica, umana e democratica.”
Così la senatrice del Partito Democratico Enza Rando interviene duramente dopo le dichiarazioni del senatore Berrino durante la discussione sul decreto Sicurezza.
“Criminalizzare la maternità in carcere e insinuare che esistano donne che ‘fanno figli per delinquere’ è una narrazione violenta, classista e profondamente ingiusta. Non si può e non si deve fare politica sulla pelle delle persone più fragili. Parliamo di madri, spesso vittime di marginalità, che vivono situazioni di estrema difficoltà. È compito delle istituzioni garantire che i bambini non crescano dietro le sbarre, ma ciò va fatto con politiche di inclusione, non con lo stigma e il disprezzo” ha aggiunto la senatrice Pd, che guida il comitato minori in commissione Antimafia.
“La politica dovrebbe lavorare per rafforzare i percorsi alternativi alla detenzione, sostenere le case famiglia protette, potenziare i servizi sociali e dare strumenti alle donne per ricostruirsi una vita fuori dal crimine. Il decreto Sicurezza, invece, aggrava la situazione, e le parole di Berrino ne sono il tragico riflesso” ha concluso Enza Rando.