«L’incendio che ha distrutto venti ettari di grano biologico della cooperativa Beppe Montana – Libera Terra, in contrada Cuccumella nel territorio di Lentini, è un gesto vile e intimidatorio, che colpisce una delle esperienze più importanti di riscatto sociale e restituzione alla collettività dei beni confiscati alle mafie. È il quarto episodio in pochi mesi. Non possiamo più considerare questi attacchi come fatti isolati.» Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile legalità e lotta alle mafie del Partito Democratico.
«Nei giorni scorsi – prosegue Rando – la stessa cooperativa ha subito furti di impianti elettrici e pompe nei terreni di Ramacca, mentre in Campania e in Calabria sono stati segnalati altri episodi di danneggiamento ai danni di cooperative e associazioni impegnate nella gestione dei beni sottratti alla criminalità organizzata. È evidente che ci troviamo di fronte a una strategia di intimidazione sistematica, che punta a fermare il lavoro di chi costruisce ogni giorno legalità, dignità e lavoro sui territori liberati dal potere mafioso.»
«A questi attacchi – sottolinea Rando – non si può rispondere con la sola solidarietà, pur necessaria. Occorre un salto di qualità da parte delle istituzioni. Serve una presenza concreta dello Stato: misure di protezione, risorse adeguate, un rafforzamento della vigilanza e dell’accompagnamento delle realtà sociali che operano in contesti fragili e ad alta esposizione. L’isolamento e la solitudine sono il terreno su cui le mafie cercano di riprendersi ciò che hanno perso.»
«Alle socie e ai soci della cooperativa Beppe Montana – conclude la senatrice dem – va la mia vicinanza e il mio impegno. Il loro lavoro, la loro determinazione, la loro scelta coraggiosa di restare e di seminare futuro hanno bisogno oggi più che mai di sostegno, protezione e riconoscimento da parte delle istituzioni democratiche.»