“Lo sgombero in corso dei partecipanti del rave party di Modena è la dimostrazione che il ripristino delle regole e della legalità, mai messe in discussione, può essere perseguita con il dialogo, con la responsabilità e non come esponenti del Governo auspicavano con la forza e con i manganelli. Ecco che ha  ha prevalso la linea della responsabilità annunciata ieri dalla Prefettura e attuata in queste ore dalla Questura e dalle forze dell’ordine anche con l’ausilio di volontari ed operatori di strada ai quali va il nostro plauso per aver gestito il tutto con professionalità ed equilibrio.  Avevamo rimarcato la necessità che la legalità venga sempre rispettata e fatta rispettare chiedendo altresì che i metodi utilizzati fossero consoni ad uno stato democratico, senza inutili prove di forza. I manganelli non servivano e tanto meno una idea persecutoria di legalità. Si chiedeva solo una scelta di buon senso qualcosa di lontano per il senatore Barcaiuolo che  la butta in caciara alzando polveroni che non esistono e così, al grido “la pacchia è finita“ assieme con Salvini elude l’evidente realtà. In definitiva, un cattivo inizio per il nuovo Governo di destra che, di contro, si è rifugiato nella distrazione e nel silenzio, all’unisono con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e tutta la destra, allorché a Predappio, in spregio totale delle norme, un gruppo di nostalgici fascisti inneggiava al duce e alla marcia su Roma indossando il fez e cantando faccetta nera. Due pesi e due misure che ci preoccupano molto se unite alle inquietanti parole del presidente del Senato La Russa sul 25 Aprile”. Così in una nota i parlamentari del Pd Enza Rando e Stefano Vaccari.


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