‘Bene ha fatto il governo a ricordare che nel decreto di privatizzazione di Ray Way era previsto di mantenere in capo a Rai il 51% della società. Credo che però si sia posto un problema non solo di valorizzazione economica di un asset così importante, ma di strategia politica delle telecomunicazioni e delle infrastrutture ad esso legate’. Lo dice il senatore del Pd Raffaele Marcucci, componente della Commissione Lavori Pubblici.
‘Dobbiamo ricordare – prosegue Ranucci – che le torri non servono solo al servizio televisivo, ma anche alle telecomunicazioni. E infatti si parla di un Piano B di Ei Towers per l’acquisto dei siti delle antenne di Wind. Se a tutto questo aggiungiamo i rumors sui progetti nella banda larga di varie aziende italiane e straniere, con acquisizioni e riassetti, credo che si debba avere su tutto il comparto una visione d’insieme.
L’Italia è caratterizzata, rispetto al resto dell’Europa, da una grande diffusione del digitale terrestre: non ci sono altre piattaforme, se si esclude Sky. Il ‘via cavo’ potrebbe avere una diffusione che fino ad oggi non ha avuto. Cavo, satellite, torri di telecomunicazione, tutti strumenti che entrano direttamente nelle case e quindi hanno una rilevanza per influenzare i gusti e le opinioni dei cittadini. Bene il mercato, ma la politica deve avere una sua visione di un comparto così delicato e fa bene il governo a svolgere una funzione di controllo e indirizzo’.

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