“Il Friuli Venezia Giulia e la
Slovenia hanno costruito una importante collaborazione a
livello economico che dovra’ essere riorientata e rafforzata
anche alla luce della crisi che sta investendo la Germania e
della previsione di dazi all’export. Avendo chiare queste
esigenze, trasmetto l’appello di tutta l’area
transfrontaliera a cercare di aprire il confine o almeno
ammorbidire i controlli, perche’ il problema non e’ tra
paesi dell’area Schengen, ma sul confine dell’Unione
europea”. Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc, oggi a
Trieste all’incontro bilaterale che si e’ tenuto, sotto gli
auspici dell’Unione regionale economica slovena – Slovensko
deželno gospodarsko združenje, tra assessore regionale del
Fvg allo Sviluppo economico Sergio Emidio Bini e il ministro
dell’economia della Repubblica di Slovenia Matjaz Han. La
senatrice ha sottolineato “l’importanza di potenziare il
sistema infrastrutturale, porti, autoporti e ferrovie, come
fattore di competitivita’ e resilienza delle imprese
regionali e a servizio di tutta l’area mitteleuropea”. Anche
gli investimenti in Go!2025 per Rojc “avranno un notevole
rilievo nel complesso quadro macroeconomico e politico”,
precisando che “se la Capitale europea della cultura sara’
stata un successo potremo verificarlo a partire dal 2026”.
“E’ da irrobustire anche la vitalita’ delle piccole e medie
imprese per le quali – ha aggiunto Rojc – sono determinanti
la collaborazione e i progetti transfrontalieri, nel cui
ambito l’Ures svolge un ruolo dinamico”.


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