“Dal Pd un SI convinto perché l’Italia si è da subito stretta assieme all’intera Europa accanto all’Ucraina, sostenendola in ogni modo, anche nella sua legittima difesa. Bene abbiamo fatto a stare al loro fianco e bene facciamo ad aiutare queste persone che fuggono da una guerra tremenda. Rimangono evidenti lacune e contraddizioni perché la maggioranza è rimasta, come sempre, del tutto sorda alle nostre osservazioni e richieste di buon senso”. Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc (Pd) intervenendo nell’aula di Palazzo Madama in sede di dichiarazione di voto sul Dl Ucraina.
“Il Governo ha pensato di coprire la spesa complessiva di questo decreto – ha spiegato la senatrice dem – togliendo circa 300 milioni di euro ad altri ministeri, in particolare penalizzando il capitolo relativo alla cooperazione e allo sviluppo. Un capolavoro di ipocrisia visto che è da mesi e mesi che la premier Meloni e i suoi ministri ci parlano del cosiddetto Piano Mattei”, definito da Rojc “una scatola vuota di cui non si sa assolutamente nulla, di cui non esiste nemmeno una slide”.
In merito ai profughi che hanno scelto di non entrare nel circuito pubblico di accoglienza, Rojc ha sottolineato che “lo Stato italiano ha dato un contributo annuo una tantum di 900 euro, poco più di 75 euro al mese: una miseria, se si considera che molti di loro hanno bambini e anziani”.


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