*Cerimonia a Gorizia nel centenario della nascita*
“Lo svilimento della politica a cui stiamo assistendo da tempo ci porta a
riflettere su chi invece, come Loris Fortuna, fece della politica un mezzo
per portare avanti le grandi battaglie per i diritti civili che permisero
all’Italia di crescere”. Lo ha detto la senatrice Tatjana Rojc (Pd) oggi a
Gorizia, nel corso di una cerimonia in memoria del politico e partigiano
osovano Loris Fortuna nel centenario della sua nascita.
Ricordata una “parabola condivisa con le menti più lucide dei progressisti
del Dopoguerra” e la “netta presa di posizione nei confronti della
repressione sovietica della rivolta d’Ungheria”, Rojc ha riconosciuto
nell’attività parlamentare di Loris Fortuna “una capacità di precorrere i
tempi e di riconoscere con ampio anticipo le tematiche che il naturale
ampliamento dei diritti avrebbe reso evidenti a tutti”.
La senatrice si è riferita in particolare al disegno di Legge del 1971
intitolato Norme speciali di tutela del gruppo linguistico sloveno, e ha
sottolineato che la tutela della minoranza slovena per Fortuna “era una
battaglia per il diritto” oltre che una “necessaria dimostrazione di
civiltà e di fraterna convivenza di popoli che pacificamente lavorano e
collaborano nell’ambito dello Stato”.
“Nobile espressione del riformismo laico e radicale – ha detto Rojc –
Fortuna ha combattuto battaglie che hanno cambiato l’Italia e che hanno
permesso nel 1976 anche la revisione del Diritto di famiglia, a lungo
atteso in un Paese che presentava tratti patriarcali e maschilisti
inaccettabili”.


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