“Qui tutte le minoranze, a prescindere dai confini,
condividono una plurisecolare storia
ricca di memorie che è giusto preservare. Questo vale per la
comunità slovena del Friuli Venezia Giulia come per la comunità
italiana nell’Istria croata e slovena. I toponimi bilingui, i
cartelli storici bilingui e tutti i segni di un’identità plurale
portano beneficio alla cognizione del passato, alla
consapevolezza del presente e a una pacifica convivenza. Mi
auguro perciò che trovi un’equa soluzione la vertenza aperta a
Koper-Capodistria sulle tabelle con gli antichi odonimi
popolari”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (PD), dopo che
il sindaco della città istroveneta slovena Aleš Bržan ha
ordinato di girare con il lato verso il muro ma non di togliere
le tabelle con gli antichi odonimi popolari in italiano in uso
nei secoli scorsi, dopo che sono state dichiarate non conformi
alla legge sull’uso della lingua slovena.