“Il presidente della Repubblica ha
pronunciato uno dei suoi discorsi piu’ ampi, profondi e
impegnativi per la nostra Repubblica nel giorno in cui si
confronta con il peso del suo passato piu’ scomodo, con le
ingiustizie patite e inferte, con il male delle ideologie
manifestatosi con particolare virulenza sulle sponde
dell’Adriatico. Ricordiamo il dolore dei tanti esuli, il
dolore di chi e’ stato vittima di eccidi in nome di una
ideologia disumana, ricordiamo il susseguirsi delle tragedie
che richiedono pieta’ e rispetto da noi tutti”. Cosi’ la
senatrice Tatjana Rojc (Pd) commenta l’intervento del capo
dello Stato, Sergio Mattarella, oggi al Quirinale alla
cerimonia per il Giorno del Ricordo delle vittime delle
foibe. “Il presidente ha ricordato i luoghi del dolore della
Venezia Giulia che – spiega la senatrice – coincidono con i
capitoli piu’ tragici della prima meta’ del Novecento. Oggi
stiamo costruendo un capitolo nuovo di pacifica convivenza
tra popoli, nazioni e minoranze in una Europa che e’
continente di speranza. L’insegnamento per il presente e per
il futuro – precisa Rojc – e’ che commette peccato mortale
chi nega il dolore dell’altro, e lo commette anche chi usa
le tragedie per scopi di becera propaganda. Oggi l’Adriatico
con tutto il Litorale e’ terra di pace e la Capitale europea
della cultura Nova Gorica-Gorizia ricordata da Mattarella,
e’ un grande punto di partenza per un nuovo futuro di pace,
di liberta’ nella convivenza, di solidarieta’ nella
collaborazione”.


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